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I buoni propositi di Pasqua

La Pasqua di solito coincide con quel periodo dell’anno in cui ci armiamo di buone intenzioni per fare tutto quello che non si è fatto nei mesi passati.

Sarà per l’arrivo della primavera, dell’allungarsi delle giornate, delle temperature più gradevoli, ma in questo periodo ci si predispone di più al fare piuttosto che al contemplare. Per cui da Pasquetta in poi ci prepariamo tutta una serie di compiti da svolgere per le cose che erano rimaste  in sospeso.

Ma se tante cose le abbiamo lasciate indietro per tanto tempo, sarà più facile che le facciamo tutte assieme in un breve periodo di tempo o probabilmente continueremo a dire che dobbiamo farle ma non le facciamo?

Ok, se siamo tutti d’accordo sulla seconda ipotesi, vi voglio dare un piccolo consiglio che pare ovvio, ma in fondo non lo è affatto.

Piuttosto che scrivere una lista di cose da fare che ci trasciniamo in tasca o nel portafogli, e che ogni volta che la vediamo ci ricorda la nostra inefficienza, prepariamo una lista, la mettiamo in un luogo dove non accediamo quotidianamente e una volta a settimana o più, scegliamo un compito da svolgere.

In sintesi, la lista delle cose da fare nella settimana e che teniamo a vista, conterrà un solo elemento della lista generale che teniamo in un “luogo sicuro”.

In questa maniera sarà più agevole compiere quelle azioni utili a portare a termine il compito.

Avere una lista di tante cose scomode da fare, molto spesso porta all’abbassamento della propria autostima, proprio in conseguenza del peso dei tanti compiti che non riusciamo a svolgere e che abbiamo accumulato.

Frazionare i compiti ci aiuta perché la nostra mente, in casi del genere, sarà più efficiente nel raggiungere gli obiettivi prefissati.

M.C.

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