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I 7 consigli pratici per rientrare al lavoro dopo le vacanze evitando lo stress

La mini guida che può evitarti stress inutile al rientro dalle ferie

L’articolo di oggi è scaturito da una telefonata che mi è arrivata il primo Maggio verso le 20:00 in cui un responsabile di Radio2 RAI mi chiedeva di fare un intervento radiofonico il giorno dopo alle 07:10 sulla loro trasmissione Caterpillar AM e parlare appunto del rientro al lavoro dopo questo Primo Maggio che chiude un periodo di “vacanze” prolungato.

Com’è andata? Il mattino seguente mi hanno “segato” con un sms alle 07:00 dicendomi che per motivi di scaletta non  sarebbe andato in onda l’intervento del Mental Coach. Pazienza, ci sta.

Continuo ad ascoltare il programma, e in realtà alle 7:10 puntuali sulla scaletta è andato in onda un altro Mental Coach (mi pare d’aver capito che era quello “ufficiale”) proprio su questo argomento.

Trasmissione molto carina, conduttori simpaticissimi che rendono leggera ed amabile l’atmosfera del post risveglio, chiarezza d’intenti e comunicazione da rivedere. Forse soffrono proprio da stress post vacanza ed hanno bisogno di un Coach. Magari mi propongo per una consulenza 🙂

Il rientro al lavoro dopo le vacanze può essere traumatico se non sai come farlo.

Sembra un’esagerazione, ma in effetti se leggiamo le statistiche, ci accorgiamo che le persone che cadono nella trappola dello stress è del 10%, e nessuno si salva, dal dipendente pubblico al professionista, tutti ne sono vittima e forse maggiormente proprio i professionisti. Mi torna in mente una frase di Confucio letta sul blog di un’amica “Se ami ciò che fai, non lavorerai un solo giorno della tua vita”. Beato Confucio, non aveva pensato che poi, causa la passione, non si stacca mai la spina nemmeno in vacanza.

Infatti vacanza, dal latino, vuol dire proprio vacare, cioè essere vuoti, liberi…sicchè.

Le persone vittime dello stress, è come se avessero lasciato la testa in vacanza. Difatti è frequente sentire che al rientro da una vacanza o da un prolungato periodo di assenza dal lavoro si hanno acciacchi fisici e mentali come:

  • Difficoltà a mantenere attenzione e concentrazione
  • Dolori fisici
  • Mal di testa
  • Insonnia e/o difficoltà a prender sonno
  • Irascibilità
  • Appetito instabile

Magari è accaduto anche a te o a qualche tuo conoscente di avere uno o più di questi sintomi.

Allora non si va più in vacanza? Ma no, ci sono delle accortezze che si possono usare e che facilitano il “reinserimento” alle tradizionali attività lavorative.

Ecco i consigli su come combattere lo stress da post-vacanza

1. Evita di stare in vacanza fino all’ultimo giorno di ferie. Prenditi del tempo per rientrare nei tuoi spazi vitali almeno un paio di giorni prima che torni a lavoro. Primo ti darà la possibilità di non doverti rimettere in pista in maniera traumatica e secondo di poter riordinare le tue valigie e le altre cose con la dovuta calma.

2. Torna al tuo rituale del sonno. Già da prima che rientri (se puoi farlo) e nei giorni che sei a casa, riprendi l’abitudine di andare a letto al tuo solito orario e con le tue solite abitudini.

3. Prenditi cura di te.

  • Se il sonno tarda ad arrivare prendi l’abitudine di fare un bagno caldo magari prendendoti anche il tempo per bere una tisana.
  • Fai attività fisica leggera possibilmente al mattino se non sei allenato, o torna gradualmente ai tuoi ritmi di allenamento se già facevi qualcosa.
  • Mangia sano. Le schifezze che ti sei concesso in vacanza vanno eliminate.

4. Prepara una scaletta dei tuoi impegni sospesi. Fai la classica lista delle cose che devi fare avendo due accortezze. La prima ovvia è quella di dare priorità alle cose più importanti magari delegando quelle che non devi necessariamente fare in prima persona. La seconda è quella di iniziare dalle cose più semplici. Ti voglio far notare una cosa. Come mai la maggior parte delle persone prima di partire per la vacanza riesce a sistemare tutte le questioni in sospeso, a delegare il delegabile ed a programmare le cose nella loro assenza? Semplicemente perché sono più efficienti in ragione del futuro premio (la vacanza). Perché in altre occasioni invece usi sempre la scusa del non ho tempo? Non sarebbe più logico dire non sono organizzato bene?

5. Attua il cambiamento. Le migliori idee ci arrivano mentre siamo fuori dalla routine. Quando siamo immersi in contesti non usuali, e ancor di più quando siamo in vacanza, può accadere che il nostro inconscio ci mandi delle risposte che cercavamo da tempo o ci presenti una miglioria che possiamo attuare. Se accade e ti senti motivato attua il cambiamento. Butta le cose inutili, riorganizza la tua scrivania, inizia un nuovo progetto, ripulisci il tuo posto di lavoro ecc…

6. Niente aggeggi elettronici a letto. Arrivati a letto, l’unica distrazione può essere rappresentata da un buon libro. Niente tecnologia, no a smartphone, tablet, tv, pc o quant’altro. Il nostro cervello lo associa ad attività che non contemplano il sonno.

7. Prima il piacere e dopo il dovere. Questo è un super consiglio che ti potrebbe rendere molto più efficace ed efficiente se applicato con metodo. Si hai letto bene, prima viene il piacere e poi il dovere. Perché? Perché la naturale tendenza umana è quella di procrastinare. Neil Fiore, nel suo libro “The now Habit” ci spiega che esiste una corrispondenza inversa tra il divertimento/passioni e la procrastinazione. Se ho molto tempo a disposizione per fare qualcosa tenderò a perdere tempo in attività improduttive, cioè quelle che non servono a nulla. Mr. Fiore consiglia di mettere in agenda come impegno inderogabile, il tempo per le proprie passioni, poi per le attività produttive. Avrai tre effetti. Il primo è quello che ti accorgi meglio di quanto il tempo sia limitato. Il secondo è che ti sembrerà di avere molto più tempo di quello che pensavi. Il terzo consiste nel fatto che, potersi dedicare alle proprie attività piacevoli, senza pensare al “dovere” avrà un impatto favorevole sul tuo umore e sulle tue energie. La formula è: “più mi diverto e meno procrastino”. Il paradigma si inverte, non mi diverto perché sono efficace, ma sono efficace perché mi diverto.

Questi apparentemente semplici consigli sono tremendamente efficaci nel risultato. Sono alla base di una strategia atta ad ottenere il massimo con il minimo sforzo.

M.C.

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