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La locuzione latina “Mens sana in corpore sano”, appartiene ad una satira di Giovenale. Anche se il suo significato originale é stato confutato, non possiamo certo dire che lo sia stato casualmente.

Il reale significato di “mens sana in corpore sano” é: “Bisogna pregare gli Dei affinché possiamo avere sia un corpo sano che una mente sana”. Probabilmente si pensava che riuscire a curare entrambi fosse quantomeno complesso.

Il significato che invece gli attribuiamo é conosciuto a tutti, ovvero che hai una mente sana se hai un corpo sano e viceversa.

Dicevo che abbiamo attribuito un significato errato solo nella traduzione, in quanto, effettivamente, dagli studi del cardiologo Italiano Nazareno Paolocci della Johns Hopkins University di Baltimora risulta proprio che ci sia una relazione tra le due cose. D’altronde é risaputo da tempo che mente e corpo sono la stessa cosa e vivono all’interno di un sistema unico e perfetto.

Ti sarà capitato di avere le tue migliori prestazioni quando eri in un perfetto stato psicofisico. Quanto la tue mente é più performante dopo un buon riposo? Quanto sei più lucido ed efficace quando hai un corpo in salute?

Nonostante tutti sappiamo di questo indissolubile legame, in pochissimi dedichiamo tempo alla cura della psiche.

Anzi a dire il vero è noto da migliaia di anni, di fatti Socrate ci ammoniva dicendo: Guai a quel medico che cura il corpo senza aver curato la mente, giacché da essa tutto discende. Socrate citato da Platone 480 a.C.

D’altro canto, la moderna società da notevole risalto all’apparenza e ben poco alla sostanza. Bastano due minuti di TV o poche righe di un quotidiano per capire che siamo socialmente accettabili se ci presentiamo infiocchettati a dovere dando risalto al solo corpo, icona della società dell’apparenza.

Ed ecco che trovi dappertutto le mille inutili diete, pronte a risolvere i problemi di peso in un battibaleno, oppure i mille inutili percorsi di allenamento pronti a rimetterci in forma più velocemente della durata della vita di una farfalla.

Perché li definisco inutili? Beh in realtà non sono proprio inutili. Forse il termine giusto è inefficaci. Se da un lato è sensato iscriversi in palestra e andare da un dietologo nel tentativo di tornare in forma, dall’ altro è anche stupido perché facciamo i conti senza l’oste. Ovvero non teniamo conto della componente mentale, cioè della grande forza che poi ci vorrà per fare le rinunce a tavola e per per essere costanti negli allenamenti.

Ecco spiegato il motivo per cui si iniziano cento diverse diete che non si portano a termine, e si pagano abbonamenti annuali in palestre che non si frequenteranno.

Dove prendiamo la forza di volontà? Chi ci insegna a liberare le nostre potenzialità e metterle a frutto? Chi ci insegna a superare gli ostacoli?

Questi volevano solo essere degli esempi, ma in realtà si vive nel paradosso di compiere le scelte giuste, ma con metodi errati, o per meglio dire, senza metodo. Difatti, come abbiamo già detto, è fantastico che si decida di migliorare il proprio aspetto mettendosi a dieta o iscrivendosi in palestra, ma anche scegliere di rimettersi sui libri per una laurea mai presa, assumersi la responsabilità di cambiare lavoro, avere il coraggio di decidere di chiudere una relazione ormai già finita, sono tutte cose che richiedono una grande forza d’animo.

Sembra che alle persone basti la semplice iscrizione in palestra per tornare in forma, oppure la semplice iscrizione all’università per conseguire una laurea.

L’errore comune è quello di non pianificare una strategia che possa essere da supporto alle buone intenzioni, che per inciso, da sole sono utili come un chiosco che vende latte all’oktoberfest. La buona volontà, si scontra contro il muro della pigrizia e delle abitudini.

Avere la motivazione giusta che ci consenta di poter aggredire le difficoltà che inevitabilmente si presentano quando vogliamo modificare una condizione nella quale non ci riconosciamo, ovvero cambiare quella che viene definita una omeostasi, richiede capacità che non possono essere relegate alla sola buona volontà, ma andrebbero curate attraverso un rafforzamento delle proprie capacita mentali.

Tutte le volte che ti è capitato di fallire nei tuoi tentativi di compiere qualcosa che richiedesse un certo impegno, ti è capitato perché hai trascurato l’importanza del fattore psicologico. Trascurare questo aspetto equivale a fare un bel castello in aria che inevitabilmente crolla senza le basi solide di una preparazione mentale adeguata a reggere il peso dei nostri desideri. Si perché in effetti di desideri dobbiamo parlare fintanto che non li trasformiamo in traguardi raggiunti.

Poter scegliere di vivere la vita che realmente si desidera è una scelta responsabile che ognuno può compiere assumendosi il carico di pianificare consapevolmente la strada giusta in base alle proprie capacità.

Io ho trovato nel Coaching un metodo molto efficace, che mi ha consentito di mettere le fondamenta ai castelli in aria. Ho potuto trasformare i desideri in obiettivi raggiungibili perché il Coaching aiuta le persone ad individuare quelli che sono realmente i propri obiettivi, e ti insegna a perseguirli costruendo un percorso che aderisce perfettamente a quelle che sono le proprie potenzialità. Infatti, anche il viaggio che porta dal momento di crisi al futuro desiderato è bellissimi perché il percorso è costellato da azioni sicuramente faticose, ma operate in virtù di quelle che sono le proprie passioni.

Se vuoi approfondire in che maniera la metodologia del Coaching può esserti d’aiuto, prenota la tua sessione gratuita, e se ti va, lascia un tuo commento qui sotto 🙂

M.C.

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