Skip to content Skip to footer

4 errori comuni agli imprenditori Italiani

Come fare le giuste scelte per la propria impresa

Sulla scorta dei racconti che ascolto dagli imprenditori, ho potuto classificarne alcuni che sono molto comuni.

Chi è il nemico numero uno degli imprenditori Italiani? No, non è la crisi, e nemmeno la “fantasiosa” tassazione che si regge su una matematica diversa da quella che conosciamo. Il principale nemico dell’imprenditore è se stesso.

Certo questa affermazione può essere letta con duplice significato. Il primo è un’evidenza palese, ovvero chi fa impresa deve fare i conti tutti i giorni con le sue capacità ed in primis con la sua creatività, per poter rimanere competitivo. Sicché non è sbagliato dire che lui è anche il suo nemico perché deve superarsi di continuo.

Ma tornando alla premessa, l’accento lo vorrei porre su alcune cose che vedo accadere spesso e che colpiscono soprattutto i neo imprenditori Italiani. Ne ho individuati 4 che ricorrono con una certa frequenza.

Lavorare con le proprie passioni

Errore n.1: Aprire un’attività sulla base di una passione.

Siccome sono appassionato di cucina macrobiotica (ad esempio) e sull’argomento conosco tutto, apro un bel ristorante, magari nel negozio di famiglia, tanto anche se è un po’ decentrato io sono così bravo che verranno tanti clienti. Sbagliato.

Aprire attività sulla scorta di una passione non è garanzia di successo. Anzi la propria passione offusca la propria capacità di poter valutare correttamente le giuste azioni da compiere per poter esser certi di riuscire nella propria impresa.

Il fatto che una cosa piaccia a noi, non vuol dire che piaccia a tutti. Le domande da farsi prima di avventurarsi in un’impresa, sono: Esiste un mercato a cui interessa quello che voglio offrire? Come intercetto i miei potenziali clienti?

Poi bisogna preparare un Business model ed un Business plan, e poi fare tutte quelle azioni che spero già si conoscano per arrivare al coronamento di poter lavorare con le proprie passioni al centro.

Allargare la propria attività

Errore n.2: Visto che il mio negozietto va bene, ora è il momento di aprirne uno più grande o magari una sede distaccata.

Sulla scorta della riuscita della propria idea, del proprio negozio o dei propri servizi, molto spesso si ha la tentazione di voler fare di più.

D’altronde è insita nell’animo umano la voglia di volersi sempre migliorare. Ed ecco che la prima cosa che viene in mente, è quella di spostarsi in un negozio più grande o aprire una nuova sede da affiancare alla vecchia.

Per carità nulla di più giusto. Io per primo sponsorizzo questa voglia di espandersi ed anche io l’ho fatto in passato con le mie attività, ma l’errore comune è quello di farlo senza prendere in considerazione i cambiamenti che avverranno nella nuova realtà.

Se decidi di farlo, sappi che ci saranno nuove dinamiche da gestire. Parlo del fatto che ci saranno più negozi da seguire, e se prima praticamente stazionavi dalla mattina alla sera in uno e ti facevi tutto da solo, ora, non avendo il dono dell’ubiquità dovrai dividerti o formare una o più persone che siano in grado di sostituirti.

Qui entrano in gioco nuove realtà che prima non conoscevi nemmeno, ovvero la scelta la gestione e la formazione di persone adatte al tuo scopo. Non pensare che sia semplice. Devi trasformarti in un Leader capace di farsi seguire nella propria idea di business e capace di far funzionare un team di persone. Forse è uno degli aspetti più complessi per garantire una buone riuscita imprenditoriale.

Dovrai inoltre prendere in considerazione l’aumento dei costi di esercizio e del nuovo rischio di impresa. Tutto questo non si improvvisa, ma è frutto di capacità proprie o di quelle di un consulente che ti può aiutare ad intraprendere le giuste azioni.

L’entusiasmo che avevi quando hai aperto il primissimo negozio ora può servirti a superare gli ostacoli con maggior vigore, ma non può più essere l’unica arma che hai nel tuo cassetto.

Voglio essere il pioniere

Errore n.3: Se nessuno ha pensato di aprire questo genere di attività qui, lo faccio io e sarò il primo.

Sicuramente sarai il primo, ma chi ti dice che sarà un successo?

La domanda da farti è: “perché nessuno ha pensato di fare questo tipo di attività qui?”. Se la risposta è effettivamente che nessuno ci ha pensato ed esiste una richiesta di quel prodotto o servizio in quella data zona, allora hai ragione ed è giusto che tu concretizzi la tua buona intuizione.

Ma purtroppo il non verificare se esiste una domanda, è l’errore comune.

Sono abruzzese, e, solo per fare un esempio, una delle cose che sento più spesso è quella di portare gli arrosticini, una nostra specialità (una specie di spiedino di carne di pecora), fuori dalla nostra regione, magari in Spagna o in Svezia o a vattelappesca, ma quasi nessuno si domanda se in quel posto possano piacere, se c’è una tradizione diversa che non li contemplerebbe, se la pecora in quel posto non si può mangiare o addirittura non la conoscono rifiutandola a priori come noi rifiuteremmo la carne di serpente o di cane, prelibatezze asiatiche.

Certo portare una novità, scegliere la strada meno battuta, avventurarsi in un progetto ambizioso ed innovativo, spesso è sinonimo di alte soddisfazioni economiche e morali, ma avventurarsi in progetti fantasiosi solo perché “nessuno ci aveva pensato”, è un segno di bassa intelligenza.

Usare la propria creatività in ragione di risolversi l’esistenza, magari scoprendo un nuovo canale distributivo, un prodotto da lanciare in un nuovo mercato o semplicemente trasformare qualcosa che già c’è per renderla migliore, sono tutte azioni nobili, e vanno perpetrate, ma non accertarsi prima della fattibilità della propria idea di business equivale a non dare la giusta importanza alla propria intuizione.

Posso aprirmi un negozio se non trovo lavoro?

Errore n. 4: Siccome non trovo lavoro mi apro un negozio.

Bellissima idea, ma prima studia qualcosa su quello che un imprenditore deve fare e conoscere.

Se finora lo stipendio lo hai preso da qualcuno, passare dall’altra parte per erogare stipendi comporta pure una qualche conoscenza, o no?

Dico di studiare qualcosa perché formarsi come imprenditore oggi significa investire molte migliaia di euro e tanti anni, e se hai fretta ed un budget limitato per questo, almeno le fondamenta dovresti apprenderle, altrimenti rischi di vanificare il tuo buon intento.

Oggi siamo di fronte ad un mercato in continua evoluzione sull’onda dell’aumento esponenziale della tecnologia utilizzata al suo servizio. Quello che facevano i nostri padri o i nostri nonni oggi è talmente vecchio che non può nemmeno essere usato come patrimonio culturale tramandato da padre in figlio.

I giovani che prendono le redini delle attività famigliari, non si possono più basare su quello che facevano i genitori, ma devono studiare il nuovo mercato. Aggiungo anche che molti imprenditori con attività storiche non reggono il confronto con le newco proprio perché non sono al passo con i tempi. L’esperienza pluriennale in questo caso, diventa il peso sotto il quale si soffoca.

Per cui, digressione a parte, non ti puoi improvvisare, evita di bruciare i risparmi di una vita dei tuoi cari o un prestito che vai a prendere convinto che la buona volontà sia l’unico ingrediente per la riuscita di qualsiasi attività.

La buona volontà è uno degli elementi fondamentali, ma affidare tutto a lei ed avere fiducia di riuscire, è come affidarsi ad una persona che ha buona volontà, ma che non ha mai guidato un aereo ed avere fiducia di arrivare sani. Lo faresti? Direi di no, allora non metterti alla guida della tua attività che consiste nell’aereo che ti porterà da dove sei ad una condizione economica e morale migliore, se non sai pilotarlo.

In sintesi, fare l’imprenditore in un qualsiasi settore di interesse è forse una delle attività più belle che esista. Quello che va tenuto presente è che siamo di fronte ad un gap col passato recente, che non ci consente più di improvvisarci in questa attività. L’accelerazione che sta subendo il mondo in cui viviamo ed i relativi cambiamenti fanno si che quello che ieri era nuovo, oggi è stato già sostituito.

Il web è forse il re di questa rapidissima evoluzione, ma a cascata tutte le attività ne risentono. Oggi non puoi più improvvisare come magari hanno fatto i tuoi genitori nella loro attività, Quando ti dicono frasi tipo “Ai miei tempi si faceva così ed ha funzionato per me”, oppure “Se ti applichi e lavori duro sicuro ce la fai”, ed altre menate del genere, non credetegli.

Pianificate bene la vostra idea di business, o di ampliamento del business che già avete e ricordatevi di leggere, frequentare corsi ed appassionarvi a tutto ciò che può farvi elevare come persona e come imprenditore. Per gli improvvisatori, non c’è più spazio.

Grazie per aver letto l’articolo e ti ricordo che un tuo commento qui sotto sarebbe molto gradito.

M.C.

Leave a comment